10 cose che ho imparato sul canottaggio

Fare canottaggio, a qualsiasi livello, è un’esperienza profondamente formante. Questo perché, alla base dell’arte del remo, c’è la stessa filosofia esposta da Benjamin Franklin: dimmi e io dimentico. Mostrami e io ricordo. Coinvolgimi e io imparo.

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Proprio questa sua grande capacità di coinvolgimento rende il canottaggio uno dei migliori insegnanti che si possano mai trovare. Naturalmente, le lezioni sono uguali per tutti, ma quello che apprenderete dipenderà dalla vostra sensibilità e dalla capacità di avvicinarvi all’anima di questo sport. Ecco le 10 cose che ho imparato io.

Canottaggio: 10 cose che ho imparato

1) Nell’arte del remo niente è facile come sembra e tutto richiede più tempo di quanto si pensi.

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2) Le barche o i remi vengono danneggiate sempre e solo in proporzione al loro valore.

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3) La barca è come un mulo. Se la si spinge troppo, scalcia e disarciona chi la cavalca.

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4) Sotto pressione, le cose peggiorano.

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5) Ogni canottiere ha un piano che non funzionerà.

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6) Nel canottaggio, tutto suda.

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7) Là dove la coordinazione non è necessaria, funziona perfettamente. Là dove è assolutamente necessaria, va a catafascio.

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8) La precedenza in acqua va sempre a chi grida più forte.

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9) Per quanto uno faccia, non farà mai abbastanza.

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10) Quando cerchi un compagno di barca, quelli buoni sono già presi.

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