10 tipi umani del canottaggio

Il mondo è bello perché è vario. Più che altro… vario. E l’arte del remo non fa eccezione. Un circolo di canottaggio, infatti, non è soltanto un posto dove scolpire il corpo e mettere alla prova il proprio valore, ma anche (e soprattutto) un contenitore di tipi umani. Ce n’è per tutti i gusti.

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Volevo Essere Un Canottiere ha raccolto il suggerimento di Maria Giulia Parrinelli, “costringendola” a delineare dieci profili di personaggi che la simpatica e sagace atleta toscana (ma anche ognuno di noi) ha incontrato lungo il suo percorso sportivo. E siamo sicuri che non avrete difficoltà a identificarvi con qualcuno di loro.

Canottaggio: i 10 tipi umani

1) IL BARO. Non ha mai un contacolpi, finisce sempre a remare nella corsia favorita e casualmente deve fare tutte le curve strette. Ti sorpassa a 28 colpi nel bel mezzo di un lavoro di fondo, “ma poi la gara la fai a 42 colpi, vero?”.

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2) LA BOMBA. Partenza forte, gran passo, va come un treno e tu purtroppo non lo lasci passare. Poi di punto in bianco scoppia, si ferma e ti lascia lì a terminare l’allenamento da solo. Non puoi fare così, mica sei il cubano Angel Fournier Rodriguez!

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3) IL CHIACCHIERONE. Sei sul remoergometro nel bel mezzo dei 3000 e stai soffrendo come un cane, quando improvvisamente accanto a te si piazzano due tipi che iniziano a chiacchierare, ancora peggio se pretendono di chiacchierare con te. E’ una palestra o un salotto?

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4) IL CURIOSO. Ogni allenamento ti fa mille domande al secondo e tu ogni volta lo mandi dall’allenatore. Lui, però, alla fine torna sempre da te, manco fosse Lessie.

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5) L’IRRISPETTOSO. Gli viene chiesto gentilmente di fare qualcosa (solitamente semplice e banale), ma lui non la fa. Non è mai gentile con gli altri. Ma non gli succederà niente di grave. Tuttavia, un giorno non troverà più le sue scarpe al pontile, ma una testa di cavallo nel letto.

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6) IL GIOVANE VOLENTEROSO. Appena arrivato, sorridente e con una gran voglia di imparare. Non ha fatto niente di male, ma tu lo odi, perché lui ha tutta una carriera davanti e tu no.

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7) IL MASTER INCATTIVITO. Ha il doppio dei tuoi anni (forse anche di più), ma ti recupera con metà dell’handicap. Ti odia perché tu hai tutta una carriera davanti e lui no.

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8) IL FANTASMA. Figura mitologica. Tutti lo conoscono, ma solo pochi eletti lo hanno visto faticare. “Oggi sono passato solo per salutare” e attacca pipponi epocali all’allenatore che, stordito, si dimentica di allenare. A volte si improvvisa allenatore in seconda con scarsi, scarsissimi risultati.

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9) IL GASATO.  Campione mondiale nel trovare le scuse quando perde, procede impettito verso il remoergometro e con nonchalance si specchia ammiccando, fa una palata e subito si guarda i bicipiti che non ha. Ha un solo difetto: respira.

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10) IL PERFETTO. Arriva, esce in barca, ti batte, rientra e va via. 

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10 bis)  IL PERFETTO LAMENTOSO. Arriva lamentandosi, esce in barca e si lamenta. Nel mentre che si lamenta ti batte, rientra con doppia lamentela e prima di andare via ti chiede: “ma come fai ad essere così tranquilla?”.

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