10 buoni motivi per partecipare a Beat It

Partecipare a Beat It, o non partecipare, questo è il problema. La domanda è pertinente, perché quando arriva il momento di mettersi in gioco, la maggior parte delle persone si tira indietro. E sbaglia. Perché in uno sport come il canottaggio non si tratta di polverizzare record del mondo, ma di misurare il proprio valore.

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Nel caso di Beat It, poi, il livello da classificare non è quello sportivo, ma di umanità. Qui, il fine giustifica i mezzi, visto che l’incasso viene devoluto all’Associazione Mario Campanacci di Bologna, che da anni si occupa di assistere i pazienti del reparto di chemioterapia dell’Istituto Ortopedico Rizzoli e promuove attività finalizzate alla ricerca e alla formazione nel campo dell’oncologia muscolo scheletrica.

Beat It: 10 motivi per partecipare

“Non sono fisicamente pronto”. “Ma che figura faccio?!”. “Mi vergogno!”. Questo breve estratto dall’elenco delle scuse che ho sentito fino a oggi mi sta facendo sanguinare le orecchie. Ma io in gara ci sarò, perché voglio dimostrare che su un remoergometro i battiti cardiaci di un essere umano sono infiniti. Se le mie parole non vi hanno convinto, userò quelle di grandi personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport. Saranno loro a darvi 10 buoni motivi per partecipare a Beat It.

1) Perché: «La sfida non attende. La vita non guarda indietro. Una settimana è un periodo più che sufficiente per decidere se vogliamo accettare il nostro destino». (Paulo Coelho, scrittore).

Lo scrittore brasiliano Paulo Coelho
Lo scrittore brasiliano Paulo Coelho

2) Perché: «Ci si può drogare di cose buone… E una di queste è certamente lo sport». (Alessandro Zanardi, atleta e supereroe)

Alex Zanardi
Alex Zanardi

3) Perché: «La sera prima di gara 5 della finale, Michael Jordan mangiò una pizza e si beccò una intossicazione alimentare. Volle scendere ugualmente in campo e segnò 40 punti. È questo il doping del campione vero: la voglia di giocare». (Spike Lee, regista)

Spike Lee
Spike Lee

4) Perché: «Se tu guardassi, seduto in mezzo agli spettatori, le prodezze di quegli uomini, la bellezza dei corpi, la robustezza mirabile, le prove straordinarie, la forza imbattibile, il coraggio, l’emulazione, lo spirito indomabile, l’impegno inesauribile profuso per la vittoria, non cesseresti di lodare, di acclamare, di applaudire». (Luciano di Samosata, scrittore dell’antica Grecia)

Luciano di Samosata
Luciano di Samosata

5) Perché: «Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare. Esso ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno. Parla ai giovani in una lingua che comprendono. Lo sport può portare speranza dove una volta c’era solo disperazione». (Nelson Mandela, politico e supereroe)

Nelson Mandela
Nelson Mandela

6) Perché: «Mostrami un tipo che ha paura di far brutta figura, e io ti mostrerò un tipo che puoi battere ogni volta». (Lou Brock, giocatore di baseball)

Lou Brock (a sinistra)
Lou Brock (a sinistra)

7) Perché: «Non c’è gloria più grande per uomo che mostrare la leggerezza dei suoi piedi e la forza delle sue braccia». (Omero, scrittore dell’antica Grecia)

Omero
Omero

8)  Perché: «Lo sport non costruisce la personalità. La rivela». (Heywood Hale Broun, scrittore e commentatore Tv)

Heywood Hale Broun (a destra) e Walter Matthau (a sinistra)
Heywood Hale Broun (a destra) e Walter Matthau (a sinistra)

9) Perché: «Lo sport è l’unico spettacolo che, per quante volte tu lo veda, non sai mai come andrà a finire». (Neil Simon, drammaturgo)

Neil Simon
Neil Simon

10) Perché: «Quando si partecipa a un evento sportivo quello che conta non è vincere o perdere. Quello che conta è quanto ti ubriachi dopo». (Homer Simpson, filosofo)

Homer Simpson
Homer Simpson

Pietro Mennea diceva che la fatica non è mai sprecata, perché soffri, ma sogni. Io, con le mie braccine e l’animo leggero, prenderò posto su uno dei carrelli disponibili a Beat It. E fra miriadi di sensazioni percorrerò quei 500 metri. Non so quanto tempo impiegherò, ma alla fine del mio viaggio avrò visto il futuro. Perché se volete sapere come sarete tra dieci anni, guardatevi allo specchio dopo una gara di canottaggio. Spero di vedervi seduti accanto a me e che, citando Kipling, incontrando la vittoria e la sconfitta possiate trattare queste due bugiarde con lo stesso viso.

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