L’eleganza del remo
Nella vita moderna niente è più efficace di un luogo comune. Questo spiega perché, nell’immaginario collettivo, il canottiere viene visto spesso come un energumeno. Invece, in questo sport la potenza è applicata in maniera sensibile e non rozza.

I cavalieri delle acque, infatti, usano la forza quasi con circospezione. Nei loro gesti esprimono una delicatezza e uno stile inconfondibile. Volendo, possiamo chiamarla “L’eleganza del remo”.
Canottaggio: l’eleganza del remo
Mai come oggi, l’eleganza è necessaria. Non solo nel canottaggio. Non parlo di gusto nel vestire, ma di atteggiamento. Paulo Coelho ha scritto che l’essere umano ne ha bisogno sia nelle azioni che nella postura, perché questa parola è sinonimo di buon gusto, amabilità, equilibrio e armonia.

Qualità che si trovano sul carrello di una barca e che l’occhio di Simone Migliaro, fotografo e allenatore presso il Circolo Eridaneo di Torino, ha catturato nelle immagini che compongono L’eleganza del remo, calendario ideato da Giorgia Garberoglio, Caterina Laganà, Simona Arpellino e Matteo Ceddia, con il sostegno di Mario Italiano, consigliere della Federazione Italiana Canottaggio.

«Volevo promuovere questo sport», ha spiegato Giorgia, giornalista per lavoro e canottiera per amore. «Ho cercato una chiave di lettura per raccontare il canottaggio e come prima parola ho individuato “l’eleganza”. Così ho immaginato di vestire i canottieri in abiti diversi da quelli con cui si gareggia o ci si allena. In un pomeriggio è nata l’idea: un calendario che sposa l’eleganza, l’abito, le storie, i circoli, Torino».

Sono stati cinquanta i modelli coinvolti, tutti canottieri di ogni età e livello. Le fotografie che non sono state scelte per il calendario saranno pubblicate online ogni giorno sulla pagina Facebook ufficiale. Perché L’eleganza del remo non è solo un progetto cartaceo, ma anche un’occasione di scambio e racconto attraverso i social.

Secondo Re Giorgio (Armani, ndr), l’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare. Perché si può imparare a vestirsi bene, ma non necessariamente si impara a essere eleganti. Ed è difficile dimenticare gli scatti di Simone Migliaro, che è riuscito a disegnare con la luce la bellezza di Torino, declinandola da un punto di vista inedito e originale: quello del Po e di chi lo vive ogni giorno con un remo in mano.